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7 Novembre 2025Devitalizzare un dente: quando serve, come si fa e cosa succede dopo la devitalizzazione dentale
Devitalizzare un dente significa rimuovere la polpa dentale infetta o danneggiata all’interno del dente per eliminare il dolore e prevenire infezioni.
La procedura, nota anche come devitalizzazione dentale o trattamento endodontico, ha lo scopo di salvare il dente naturale, evitando l’estrazione. Molti pazienti temono questa cura perché associata al dolore, ma oggi, grazie all’anestesia locale e alle moderne tecniche di cura canalare, il trattamento è completamente indolore.
Durante la devitalizzazione, il dentista pulisce e disinfetta l’interno del dente, poi lo sigilla accuratamente per proteggerlo da future infezioni.
Il risultato è un dente senza dolore, esteticamente integro e ancora perfettamente funzionale nella masticazione.
Quando è necessario devitalizzare un dente
La necessità di devitalizzare un dente nasce quando la polpa dentale non è più vitale o è colpita da un’infiammazione irreversibile.
Le cause più frequenti sono carie molto profonde, fratture dovute a traumi o infezioni che si estendono fino alla radice.
Spesso il paziente avverte un dolore pulsante, una forte sensibilità al caldo e al freddo o un gonfiore gengivale. In altri casi, il dente può necrotizzarsi silenziosamente, generando un’infezione cronica che richiede comunque una terapia canalare.
Rivolgersi tempestivamente al dentista è fondamentale per evitare complicanze.
Presso Orthodontic Center Valtarese, una radiografia e un’attenta valutazione clinica ci permettono di capire se è necessario procedere con la devitalizzazione dentale o con un altro tipo di trattamento conservativo come l’otturazione, per capire la differenza tra questi due trattamenti consigliamo di leggere questo articolo pubblicato dallo studio Delfino Anzisi.
Il miglioramento della tecnica nel corso degli anni
Un tempo la devitalizzazione rappresentava quasi una “condanna” per il dente: priva degli strumenti di precisione moderni, la terapia canalare comportava con un accesso alla camera pulpare molto ampio e poco controllato. L’assenza della diga di gomma esponeva il dente a contaminazioni, mentre le otturazioni in amalgama, oltre a essere poco estetiche, tendevano a scurire la struttura residua. In alcuni casi, il cambiamento di colore era dovuto anche a piccoli residui di sangue rimasti all’interno dei canali durante la pulizia.
Oggi, invece, la devitalizzazione è una procedura altamente precisa: l’ingrandimento ottico permette di individuare e trattare anche i canali più complessi, la diga di gomma garantisce un campo sterile e i materiali estetici di ultima generazione permettono di restituire al dente non solo funzionalità e resistenza, ma anche un aspetto naturale e armonioso.
Devitalizzare un dente: come si svolge il trattamento endodontico
Il trattamento endodontico o cura canalare si svolge in più fasi, tutte in anestesia locale per garantire il massimo comfort.
Dopo aver isolato il dente con la diga di gomma, il dentista accede alla camera pulpare e rimuove la polpa infetta. Successivamente, i canali radicolari vengono accuratamente puliti, sagomati e disinfettati.
Una volta eliminati i batteri, i canali vengono sigillati con un materiale biocompatibile che impedisce nuove contaminazioni.
L’ultima fase prevede la ricostruzione del dente devitalizzato, che può avvenire con un’otturazione estetica o, nei casi più complessi, con una corona metal free.
Questa protezione aggiuntiva restituisce forza e stabilità al dente, migliorandone anche l’aspetto estetico.
Cosa succede dopo aver devitalizzato un dente
Dopo la devitalizzazione dentale, il dente può risultare leggermente sensibile per qualche giorno, ma la sensazione tende a scomparire rapidamente.
Il dente devitalizzato resta completamente funzionale, anche se non è più sensibile agli stimoli termici. Tuttavia, essendo più fragile, è consigliabile rinforzarlo con una corona o un intarsio per evitare fratture.
Un dente devitalizzato può comunque cariarsi, perché la devitalizzazione rimuove la polpa ma non rende il dente immune dalla carie. Lo smalto e la dentina restano esposti a placca e batteri. Inoltre, essendo meno sensibile, la carie può avanzare senza dare dolore. Per questo è importante mantenere una buona igiene orale e fare controlli regolari.
Dopo la cura, il paziente può tornare a mangiare e sorridere normalmente. È importante mantenere una corretta igiene orale e sottoporsi a controlli periodici per monitorare la stabilità del dente e della gengiva circostante.
Con una buona manutenzione e controlli periodici del dentista, un dente devitalizzato può durare decenni, garantendo salute, estetica e comfort.
Devitalizzare un dente per salvare il tuo sorriso
Devitalizzare un dente non è una condanna, ma una soluzione conservativa per mantenere il tuo sorriso sano.
Presso Orthodontic Center Valtarese, utilizziamo strumenti all’avanguardia e tecniche di endodonzia minimamente invasiva per offrire trattamenti confortevoli e risultati duraturi.
Se provi dolore o sospetti un’infezione, non aspettare: un intervento tempestivo può salvare il tuo dente e prevenire complicazioni.
Contattaci per una visita: il nostro team sarà felice di valutare la tua situazione e guidarti verso la soluzione migliore.
Domande frequenti su devitalizzare un dente
1) Fa male devitalizzare un dente?
No. Con l’anestesia locale e le moderne tecniche di trattamento endodontico, la procedura è indolore. Dopo il trattamento, può esserci un leggero fastidio, che scompare in pochi giorni.
2) Quanto dura un dente devitalizzato?
Un dente devitalizzato può durare per tutta la vita se curato correttamente. L’uso di una corona protettiva e controlli regolari ne garantiscono la lunga durata.
3) Cosa si può fare dopo una devitalizzazione dentale?
Dopo la devitalizzazione dentale puoi masticare, sorridere e vivere normalmente. È consigliato evitare cibi molto duri nei primi giorni e seguire una corretta igiene orale quotidiana.

